Descrizione dei "Contratti di Fiume"
La Città Metropolitana di Reggio Calabria ha avviato un percorso, formalizzato con la Determina R.G. n. 3509 del 29/12/2017 del Settore n. 13, indirizzato alla formulazione e alla sottoscrizione di Contratti di Fiume (CdF) quali strumenti operativi di programmazione strategica, individuando due corsi d’acqua, il Fiume Petrace e la Fiumara Sant’Agata che, per le loro caratteristiche fisiografiche, geomorfologiche, ambientali e paesaggistiche, si prestano alla realizzazione di un “Progetto Pilota”.
I CdF, introdotti nella legislazione nazionale dalla L. n. 221/2015, “concorrono alla definizione e all’attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto al livello di bacino e sottobacino idrografico, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia del rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tale aree”.
Nella legislazione regionale il Contratto di Fiume è configurato come un atto volontario di impegno condiviso tra soggetti pubblici e privati finalizzato alla riqualificazione ambientale-paesaggistica ed alla connessa rigenerazione socio-economica di un sistema fluviale e del relativo bacino idrografico unitamente alla gestione del rischio idraulico.
Con la promozione di un Contratto di Fiume si intende, dunque, integrare le politiche di tutela e dell'ambiente con più ampie politiche di gestione delle risorse paesistico-ambientali, agendo su più settori:
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Mitigazione del rischio idraulico;
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Prevenzione e riduzione dell’inquinamento;
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Utilizzo sostenibile dell’acqua ed ecosistema fluviale;
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Sviluppo e innovazione delle filiere: dei sistemi produttivi locali, dell’energia rinnovabile;
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Turismo eco-sostenibile;
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Territorio, paesaggio e biodiversità.
Fiumara Sant’Agata
L’ambito del bacino della fiumara Sant’Agata fa parte del versante aspromontano meridionale. Posto a sud del centro abitato di Reggio Calabria, il bacino connette la ZSC Fondali di Punta Pezzo e Capo d’Armi al Sito Vallone Cendri, attraversando il territorio di Reggio Calabria e Cardeto fino nel cuore del Parco d’Aspromonte. Lungo il corso d’acqua, che supera 1.000 m di dislivello in 9 km, si sono generati “paesaggi” unici in cui risorse ecologiche, ambientali, agroforestali e antropiche costituiscono habitat con caratteristiche di valore straordinario e si susseguono in maniera sequenziale dalla foce alla fonte. Contribuiscono ad accrescere il valore di questo territorio fluviale, oltre ai due centri abitati di origine cinquecentesca, un insieme di emergenze storico-culturali e antropologiche legate alla cultura bizantina e all’architettura rurale.
Fiume Petrace
Il bacino del Petrace si estende per circa 422 kmq sul versante nord-occidentale dell’Aspromonte da 1800 metri s.l.m. sino al mare, comprendendo 19 Comuni, numerosi borghi caratteristici ed una popolazione stimata di oltre 62.000 abitanti. Il territorio gode di un consistente patrimonio storico e naturale di Aree Naturali Protette appartenenti alla “Rete natura 2000”. Si tratta di una rete ecologica che connette vari ambiti di paesaggio e siti rilevanti per valenza naturalistica, paesaggistica e mantenimento delle biodiversità. La rete ecologica comprende il Parco Nazionale dell’Aspromonte (zona di protezione speciale ZPS), n. 10 siti di interesse comunitario (SIC) e n. 2 siti di interesse nazionale (SIN). L’asta fluviale del Petrace è corridoio ecologico di connessione tra la costa e l’area montana. All’interno del territorio viene promossa con il Contratto di Fiume la valorizzazione e la tutela ambientale, il recupero delle aree degradate, la fruizione e la salvaguardia dei valori storici, antropologici, architettonici, archeologici e di ogni attività economica tradizionale.
I contratti di fiume del versante ionico
Con Determinazioni R.G. n 3504 del 29/12/2018 e R.G. n. 3529 del 31/12/2018 sono state individuate altre due fiumare da interessare al progetto pilota dei Contratti di Fiume, rispettivamente lo Stilaro e la Laverde, ricadenti nel versante ionico del territorio di questa Città Metropolitana. Alla stregua dei CdF già avviati, sarà garantita la coerenza con le previsioni di piani e programmi già esistenti nei bacini idrografici di riferimento/sub-bacini e per i territori oggetto dei contratti di fiume, orientando la progettazione al miglioramento dei contenuti degli strumenti di pianificazione locale attualmente in essere.