Ok dalla Metrocity al progetto "Belvedere Sant’Elia: osservatorio sul Mediterraneo" del Comune di Palmi

creato da Stefano Perri pubblicato 2023/12/07 11:13:17 GMT+2, ultima modifica 2023-12-07T11:13:17+02:00
Il Consigliere metropolitano e Sindaco Giuseppe Ranuccio: "Idea ambiziosa che riqualifica uno dei punti più suggestivi della Calabria"
Grande soddisfazione è stata espressa da Giuseppe Ranuccio, consigliere metropolitano delegato alle Finanze, per la variazione di bilancio deliberata dal sindaco Giuseppe Falcomatà e che verrà posta al vaglio del Consiglio di Palazzo Alvaro per permettere, attraverso un investimento di 300 mila euro, la realizzazione del progetto “Belvedere Sant’Elia: osservatorio sul Mediterraneo”, proposto dal Comune di Palmi.

«Si tratta di un’idea ambiziosa», ha sottolineato Ranuccio sostenendo che «il progetto consentirà di riqualificare un’area patrimonio dell’intero comprensorio metropolitano, da sempre meta affezionata di viandanti ed appassionati di panorami mozzafiato, trekking ed escursionismo. Un intervento quindi strategico - precisa Ranuccio - che risponde all'esigenza condivisa e espressa dal sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, che ringrazio, di valorizzare le potenzialità più emblematiche e identitarie del nostro territorio».

«Si tratta – ha specificato – soltanto dell’ultimo intervento, in ordine di tempo, che interessa un’area tenuta fortemente in considerazione dall’amministrazione e sulla quale si concentra un’ampia programmazione della Città metropolitana con progettazioni per oltre 7 milioni di euro».

«Il monte Sant’Elia di Palmi – ha affermato ancora - è sicuramente tra i punti di interesse più rappresentativi della Calabria, un luogo dotato di una straordinaria capacità attrattiva, unico nel suo genere, tale da essere definito “Il balcone sul Tirreno”. Non è solo “paesaggi e bellezze naturalistiche”, ma anche un luogo ricco di storia, di miti, di leggende, di sentimento popolare e religioso. Il progetto, dunque, mira alla riqualificazione del punto panoramico del Belvedere Sant’Elia, mediante la realizzazione di un Osservatorio sul Mediterraneo unico al mondo. Grazie alla propria posizione, posta a 580 metri altezza a strapiombo sul mare, ad ovest affacciata sul mar Mediterraneo sovrastando tutta la Piana, è possibile ampliare lo sguardo dallo stretto di Messina fino a Capo Vaticano. Si tratta di uno scenario dinamico, mai uguale, caratterizzato dagli splendidi tramonti, dai colori della Costa Viola, dalle falesie a picco sul mare».

«Su questa piattaforma – ha proseguito Ranuccio - si innesta il progetto pensato per interpretare l’esigenza di “sentire”, “ascoltare” ed “osservare” il paesaggio, rilanciando attraverso le visuali panoramiche la sua vocazione culturale, artistica e turistica. Il Belvedere si presenta come luogo di attesa e di contaminazione dell’anima, un’area leggermente evidenziata per rimarcarne l’importanza e l’azione di contemplazione e osservazione in mezzo alle ampie distese verdi circostanti, al mare e al cielo che si mischiano in un turbinio di colori. Il progetto si adatta al suolo esistente senza stravolgerlo».

Per un investimento complessivo di 300 mila euro, l’opera «sarà caratterizzata da ampie gradinate e una seduta a nastro per riprendersi dalle fatiche dei percorsi pedonali che hanno condotto alle terrazze costruite sui promontori o dopo la vista dalle “Tre Croci”». Sarà un luogo accessibile a tutti «grazie a pavimentazioni lignee, percorsi pedonali, indicatori panoramici». Un luogo, insomma, non di passaggio, ma di sosta: «Un ristoro dell’anima. Lembi di terra con piante aromatiche autoctone e querce, una piazza rivestita in legno rispettosa dei luoghi ma anche una pavimentazione dura quanto la roccia a rimarcare il percorso pedonale attraversato da segni connettivi visuali descrittivi dei punti panoramici verso cui puntare lo sguardo, così da istruire la visione del visitatore».

«Un percorso bidirezionale da e per le pinete, da e per le “Tre Croci” – ha concluso il consigliere metropolitano - che acquista un valore di calma al pari delle acque di un fiume che attraversano un’ansa. Uno spazio, insomma, in cui sentirsi protetti».