Grande successo al Palazzo della Cultura per la mostra "Forme in superficie": il percorso espositivo prorogato fino al 22 luglio

creato da Stefano Perri pubblicato 2023/07/07 13:02:50 GMT+2, ultima modifica 2023-07-07T13:05:35+02:00
La mostra raccoglie le opere di dodici espressioni artistiche aniconiche curate dal critico d’arte e docente di storia dell’arte contemporanea all’Università di Bologna Pasquale Fameli

E' stata prorogata fino al prossimo 22 luglio la mostra "Forme in superficie", il percorso espositivo allestito al Palazzo della Cultura "Pasquino Crupi" della Città Metropolitana di Reggio Calabria, che raccoglie le creazioni di dodici espressioni artistiche curate dal critico d’arte e docente di storia dell’arte contemporanea all’Università di Bologna Pasquale Fameli.

Il successo ottenuto dalla mostra ha convinto i vertici di Palazzo Alvaro, con in testa il Consigliere delegato alla Cultura Filippo Quartuccio, la Dirigente Giuseppina Attanasio e la Responsabile di Palazzo Crupi Anna Maria Franco, a rilanciare il periodo espositivo, prolungando la sua permanenza anche durante questo primo scorcio della stagione estiva.

Sono già migliaia i visitatori, tanti reggini, appassionati di arte e studenti, ma anche tanti turisti, che fino ad oggi hanno avuto modo di visionare le opere. L'esposizione raccoglie le "esperienze aniconiche nella Calabria contemporanea", opere aniconiche di artisti calabresi come Caterina Arcuri, Paolo Barillà, Nuccio Bolignano, Domenico Cordì, Maria Credidio, Sebastiano Dammone Sessa, Giovanni Fava, Demetrio Giuffrè, Fabio Nicotera, Franco Paletta, Pino Pingitore e Enzo Spanò.

La mostra, ad ingresso gratuito, raduna dodici artisti di generazioni differenti che ridefiniscono lo spazio dell’opera come campo di relazioni, tensioni e forze percettive e concettuali, evidenziando alcuni fattori ricorrenti: il superamento della geometria euclidea attraverso una dinamizzazione delle forme e dei volumi, la perturbazione del supporto, la sperimentazione sulle proprietà fisiche dei materiali e l’individuazione di spazi interstiziali, contesi tra la bidimensionalità della pittura e la tridimensionalità della scultura.