A Palazzo Alvaro presentati due nuovi Presìdi Slow Food della Città metropolitana di Reggio Calabria: i "Pruna di frati di Terranova" e le "Piparelle di Villa San Giovanni"

creato da Stefano Perri pubblicato 2024/03/15 11:27:22 GMT+2, ultima modifica 2024-03-15T11:27:22+02:00
Una partecipata conferenza per salutare l'ingresso dei due nuovi prodotti identitari tra le eccellenze calabresi riconosciute da Slow Food

Due nuovi presìdi Slow Food: "Pruna di frati" di Terranova e "Piparelle” di Villa San Giovanni, sono stati presentati a Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Si tratta di due prodotti gastronomici identitari del territorio reggino, maggiormente salvaguardati e valorizzati grazie all’impegno dell’Ente, promotore istituzionale che ha affiancato i produttori coinvolti da Slow Food.

Per l’occasione erano presenti il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, il vicesindaco Carmelo Versace e il già consigliere metropolitano delegato all’Agricoltura, ora consigliere comunale reggino Giuseppe Giordano. Per Slow Food erano presenti Michelangelo D'Ambrosio, presidente Slow Food Calabria, Francesco Saccà, responsabile Presìdi di Slow Food Reggio Calabria, Francesco Foti, responsabile dei Presìdi per la Condotta Slow Food versante dello Stretto e Costa Viola, Massimo Arena, presidente dell'associazione dei produttori del Presidio Slow Food "Piparelle di Villa San Giovanni", Valerio Crinò, rappresentante produttori "Pruna di frati di Terranova", oltre ai rappresentanti dei quattro Comuni interessati dai nuovi Presidi, Villa San Giovanni, con il sindaco Giusy Caminiti, Terranova Sappo Minulio, con il sindaco Ettore Tigani, Molochio, con il sindaco Marco Giuseppe Caruso, e Varapodio, con il sindaco Orlando Fazzolari. In sala anche i produttori delle aziende coinvolte.

In Calabria, è stato detto, sono attivi 12 Presìdi Slow Food, di questi cinque sono presenti nell’area metropolitana reggina, si tratta dell’arancia Belladonna di Villa San Giuseppe, il Caciocavallo di Ciminà, il capicollo Azeanca grecanico e gli ultimi due ingressi: Piparelle e Pruna di frati, che raggruppano complessivamente 25 produttori.

L’impegno di Palazzo Alvaro si è profuso per un’attenzione particolare e tutela delle produzioni tipiche che rischiavano di scomparire. L’ affiancamento a Slow Food ha garantito di poterli valorizzare al meglio, sposando i principi etici dei Presìdi.

Nel salutare i presenti il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà ha ringraziato il consigliere Giordano "per la passione e l’impegno che ha dimostrato nel portare avanti questi percorsi di tutela e valorizzazione di produzioni di pregio dell'area". E' importante evidenziare - ha aggiunto - che chi investe sul territorio non si senta solo dal punto di vista istituzionale. Questi riconoscimenti sono solo un primo passo per la Metrocity -ha concluso Falcomatà - con l’ auspicio che dalla Regione Calabria arrivino presto le deleghe necessarie per poter programmare ulteriori interventi in questo ambito".

"Con Slow Food è nata una sinergia che sta dando dei frutti importanti - ha detto il consigliere Giordano - il percorso che abbiamo già inaugurato col presidio dell’arancia Belladonna è proseguito con la prugna di Terranova e le Piparelle di Villa San Giovanni. Si è lavorato sulla qualità offrendo come Ente metropolitano un ruolo di garante istituzionale, che non si limita solo ad investire risorse. Salvaguardare le produzioni di nicchia - ha concluso - significa contribuire a dare sviluppo all’economia locale metropolitana".

"Altre due eccellenze del nostro territorio entrano nella rete Slow Food - ha poi evidenziato il vicesindaco Versace - è una bella pagina di impegno istituzionale anche perchè tuteliamo l’identità delle nostre produzioni, con l’ auspicio che possano incontrare sempre di più maggiore interesse nei mercati nazionale ed internazionale. Si conclude la prima tappa di un percorso importante - ha aggiunto il vicesindaco - e  speriamo che con l’acquisizione anche delle funzioni della Città metropolitana si possa  perfezionare sempre di più questo progetto di vicinanza accanto al settore produttivo agricolo".